La perdita di capelli dopo il parto è un evento fisiologico i cui responsabili sono principalmente gli estrogeni, ma non solo. Dopo la nascita del bimbo, i livelli di questi ormoni calano infatti rapidamente e il capello diventa sottile, fragile e più soggetto a caduta.
Cerchiamo allora di capire, più da vicino, le cause precise dell’impoverimento della chioma nel post partum e quali rimedi adottare.
Nei mesi immediatamente successivi al parto, molte mamme si spaventano a causa di un’eccessiva perdita di capelli. Prima di capirne a fondo i motivi, vogliamo sottolineare che non c’è da preoccuparsi perché, nella maggior parte dei casi, la pazienza e alcuni suggerimenti da seguire saranno sufficienti a superare questo momento.
Detto ciò, sveliamo le cause dell’impoverimento della chioma. Durante la gravidanza, le future mamme sono abituate a sfoggiare capelli luminosi, folti e spessi perché la loro fase di crescita, meglio nota come fase anagen, è favorita da una vera e propria esplosione di estrogeni.
Tuttavia, dopo il parto, il livello di questi ormoni scende e i capelli iniziano a cadere in modo copioso. L’impoverimento della chioma inizia generalmente dopo 3-4 mesi e, come già anticipato, è un evento del tutto fisiologico e normale.
Sembra poi esistere un possibile legame tra la perdita di capelli dopo il parto e l’allattamento perché gli elevati livelli di prolattina, tipici di questa fase, accelerano ulteriormente il processo di caduta. Ma, non è finita.
A causa del riassorbimento del muscolo uterino, si registra un aumento dei livelli di infiammazione. Dopo il parto, l’utero torna infatti, in circa 40 giorni, alle sue dimensioni originali mediante la distruzione delle cellule muscolari, ma la tempesta infiammatoria che accompagna questo processo non fa bene ai follicoli.
Un altro fattore da non trascurare è l’anemia da carenza di ferro, condizione frequente in gravidanza che può aggravarsi ulteriormente in caso di un’emorragia post parto. Non ci dimentichiamo che il ferro è fondamentale per la bellezza e la salute della chioma.
Per fortuna, la perdita di capelli dopo il parto è del tutto reversibile e, dunque, è sufficiente avere un po’ di pazienza e adottare alcuni utili accorgimenti.
Ci sono alcuni consigli da seguire per attenuare la perdita di capelli dopo il parto. Vediamoli in breve.
Come abbiamo già anticipato, la perdita di capelli si presenta circa dopo 4 mesi dal parto ed è destinata a protrarsi per quasi 6-12 mesi. Trascorso questo periodo, i capelli tornano, in teoria, nelle loro condizioni pre-gravidanza.
Talvolta, la perdita di capelli dopo il parto può non arrestarsi e questo desta molta preoccupazione tra le donne. Cosa fare allora in questi casi? In linea generale, è bene contattare il proprio medico curante perché potrebbe essere necessario avviare delle indagini per valutare, in modo particolare, la funzionalità tiroidea. L’attività della tiroide può, infatti, subire alcune variazioni nelle fasi immediatamente successive al parto andando ad alterare i cicli piliferi.
Tra gli altri campanelli d’allarme a cui prestare attenzione ci sono alterazioni del ritmo sonno-veglia, depressione e perdita di peso.
Nell’articolo sulla caduta capelli quando preoccuparsi, ci sono molte altre informazioni utili e anche dei suggerimenti su cosa fare per fermarla.
La perdita di capelli dopo il parto è un evento fisiologico e naturale. Le cause in gioco sono diverse, ma fortunatamente si tratta di un fenomeno temporaneo. Alla domanda la perdita di capelli dopo il parto quanto dura, non possiamo dare una risposta certa. In alcune donne, il fenomeno si esaurisce in 6 mesi, mentre altre devono attenderne 12. Cosa fare in questo lasso di tempo? Curare l’alimentazione, cercare di riposare un numero sufficiente di ore e usare il trattamento dermocosmetico in fiale MiglioCres Capelli Forte.
Nel caso remoto in cui la perdita di capelli non si arresti, è invece bene consultare il proprio medico per risalire all’origine del problema.